mercoledì 23 gennaio 2013

Torta Foresta Nera, vi presento il mio Lui

Qualche mese fa, per il mio primo contest, vi avevo descritto il mio Lui con un dolce...
Sarà che si avvicina il suo compleanno, sarà che Love is in the air e mancano poche settimane a San Valentino... Sarà che tutti parlano di cioccolato!!!
Comunque ho deciso di riproporvi questa stratosferica ricetta della Torta Foresta nera liberamente ispirata al maestro Alaine Ducasse...
Perchè QUESTA torta?
Vi faccio un breve riepilogo per chi se lo fosse perso....

Il mio Lui è decisamente un dolce al cioccolato… intenso, gustoso, piace a tutti ma è da prendere a piccole dosi perché ti può far male ogni tanto, ma non puoi farne a meno… una torta e non un dolcetto perché lui non è di quelli che si accontentano di una piccola dose prestabilita, da un altro per giunta… non una semplice torta al cioccolato perché sarebbe troppo facile… non è di quelli che “regalano rose rosse per il tuo compleanno”, è uno di quelli con cui “dovrò combattere” per dirlo alla Mina… non un morbido pan di Spagna che ti riempie il cuore di gioia subito ma un biscuit forte e che dura nel tempo… ma con un cuore morbido, la panna… bianca, dal gusto inconfondibile, eterna, sempre uguale… la mangi e torni bambina, vorresti affondare e poi leccarti le dita senza pudore… dolce dolce ma non nauseante perché incontri ogni tanto l’aspro delle amarene… e il kirsch perché è “grande grande grande e le mie pene non me le ricordo più”.



Ecco la ricetta per una torta da 22-24 cm (12 persone e più)

Mattonella al kirsch
250 ml latte
4 tuorli
90g zucchero
5 fogli di gelatina
200g panna
kirsch
Far rinvenire la gelatina in acqua fredda.
Preparare la crema inglese con latte, tuorli e zucchero. Io ho usato il Bimby ma diversamente far bollire il latte, versarlo sulle suova sbattute con lo zucchero e cuocere mescolando con un cucchiaio di legno fino a quando la crema lo velerà.
Far intiepidire la crema e unire la gelatina.
Montare la panna e aromatizzarla con il kirsch. Quando la crema sarà fredda, unire le due preparazioni.
Versare il tutto in una tortiera (io ne ho usata una in silicone) di diametro 24. In realtà la mattonella deve essere alta circa 1 cm e quindi avanzerà della crema che potrete poi utilizzare per fare dell'altro.
Mettete in congelatore


Biscuit al cioccolato
12 tuorli
260g zucchero semolato
250g albumi (circa 8)
50g farina
50g cacao in polvere
100g burro
Montare i tuorli con 200g di zucchero. A parte montare gli albumi con gli altri 60g di zucchero.
Amalgamate una parte della meringa ai tuorli e setacciare gli altri ingredienti.
Far sciogliere il burro e lasciarlo intiepidire.
Unire il resto della meringa e infine il burro fuso. Tutto molto delicatamente.
Versare poi in 3 tortiere da cm 24 (anche una alla volta come me) e infornare in forno già caldo a 160° per circa 10 minuti.

Mousse al cioccolato
125g cioccolato fondente
200g panna
9 tuorli
65g zucchero
20ml acqua
La mousse è l'ultima cosa da preparare perchè va usata subito.
Preparare una pâte à bombe montando i tuorli e cuocendo acqua e zucchero a 121°. Versate lo sciroppo così ottenuto nei tuorli senza smettere di mescolare. Continuare a montare per raffreddare il composto.
Far fondere il cioccolato e unire metà pâte à bombe. Unire l'altra metà alla panna montata. Unire infine i due composti.

Montaggio e finitura
Bagna con Kirsch e sciroppo di amarene
Marmellata di amarene
Amarene sciroppate
Cacao amaro
Decorazioni di cioccolato fondente e al latte
Usate un anello. Va benissimo anche quello della tortiera apribile. Posare il primo disco di biscuit e bagnarlo con lo sciroppo al kirsch. Cospargerlo di marmellata e mousse.
Posare il secondo disco, bagnarlo, cospargerlo di altra marmellata e inserire la mattonella al kirsch. Ricoprirla di mousse.
Posare l'ultimo disco, bagnarlo e ricoprire di mousse.
Tenerne da parte un pò per la finitura.
Far riposare in freezer per una mezz'ora almeno.
Togliere l'anello e rifinire i bordi con la mousse tenuta da parte.
Cospargere la superfice con del cacao amaro e decorare con amarene e decorazioni di cioccolato che avrete preparato precedentemente sciogliendo i due cioccolati e dando libero sfogo alla vostra fantasia!


Con questa ricetta partecipo al contest di Morena

martedì 22 gennaio 2013

Tarte au Chocolat di Pierre Hermé

Il cioccolato è divino,morbido, sensuale, profondo, nero, sontuoso, gratificante, potente, denso, cremoso, seducente, suggestivo, ricco, eccessivo, lucente, levigato, lussurioso, celestiale. Il cioccolato e' rovina, gioia, piacere, amore, estasi, fantasia. Il cioccolato ci rende peccaminosi, colpevoli, vergognosi, sani, chic, felici. Elaine Sherman Ode al cioccolato
Qualcuno può negarlo?
Vi presento questa peccaminosa torta al cioccolato del maestro Pierre Hermé che ho profumato con un intrigante Amaretto di Saronno per una serata speciale, per il pranzo della domenica, per consolare un'amica, per trasgredire la dieta, per provocare, per coccolare o coccolarvi...
Un concentrato multivitaminico e multiazione nella Cake Therapy....
Laciatevi andare al peccato.... perchè l'unico modo per liberarvi dalla tentazione è cedervi.... O.W. 



Ingredienti per 6-8 persone (tortiera da 24 cm)


Per la torta
3 uova
125g zucchero
125g burro
1 pizzico di sale
150g cioccolato fondente
3 cucchiai di latte
125 gr farina
2 cucchiai di Amaretto di Saronno


Dividere gli albumi dai tuorli. Nei primi aggiungere unpizzico di sale e mettere da parte. Lavorate i tuorli con lo zucchero fino aottenere un composto chiaro e gonfio.
Tritare il cioccolato e metterlo in un pentolino abagnomaria insieme al latte. Unire le  2masse solo quando il cioccolato sarà sciolto.
Tagliare il burro a pezzetti e passarlo un paio di minuti nelforno per farlo ammorbidire. Unirlo al cioccolato e amalgamare bene. Unire iltutto alla montata di uova. Aggiungere la farina e l'amaretto e mescolare bene.
Montare a neve gli albumi e unirli delicatamente al composto,mescolando dal basso verso l’alto.
Versate il tutto in una tortiera imburrata e infarinata odirettamente in una di silicone alimentare del diametro di circa 24 cm. Far cuocerein forno preriscaldato a 160° per 45 minuti circa.

Per la glassa al cioccolato
80gr cioccolato fondente
80ml panna fresca
15g burro morbido
salsa al cioccolato preparata precedentemente (vedi sotto)

Tritare il cioccolato e metterlo in una ciotola. Far bollirela panna e versarla sul cioccolato. Mescolare bene il tutto e quando avrete uncomposto omogeneo unite il burro e infine la salsa al cioccolato.

Salsa al cioccolato
75g cioccolato fondente
25 ml latte
2 cucchiai di amaretto
Tritare il cioccolato. Far bollire il latte, versarlo sulcioccolato e mescolare bene. Aggiungere l’amaretto. Se necessario (se ilcioccolato non si è sciolto bene), far amalgamare tutto bene in un bagnomaria.



Per la decorazione
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di aceto di mele
gherigli di noce

In un pentolino fate un caramello con lozucchero, 1 cucchiaio di acqua e l'aceto di mele.
Quando avrà un colore ambrato con una forchetta immergete igherigli di noce e metterli ad asciugare su un foglio di carta forno (nonpensavo ma sono deliziosi!).
Una volta sformata la torta, metterla su una gratella ericoprirla con la glassa. Quando si sarà un po’ solidificata decorare con lenoci.
Non mettere in frigo

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di  Oggi Pane e salame domani


lunedì 21 gennaio 2013

Torta mimosa decorata

Il mondo è meglio con un' amica come te. Quando ti cerco, ti fai trovare sempre senza domandarmi perché. Tu mi conosci, lo sai già, quando ho bisogno di complicità, di evadere dalla solita realtà.
Sei l'altra ala che a volte mi manca...
Con un' amica come te sono sicura che il mondo è meglio di com'è..
Soli mai, veramente non si è soli mai, quando ci uniscono affetti personali,
si può scoprire che un'amicizia è bella anche perché ci lega si ma senza usare catene ci tiene insieme semmai, di più.
Anima dolce, questa sei tu mia cara amica, anche se a volte sai essere davvero pungente proprio come un'ortica, però mi piaci- sai perché- posso parlare apertamente con te, scambiare i pensieri più sinceri, fra noi,
per non ritrovarci ad esplorare la vita...
Cosa sarebbe mai la vita senza amici…?
e lo sai un'amicizia è bella anche perché ci lega si ma senza usare catene e lo sa fare bene, ci tiene insieme semmai.. anche di più.
Cosa sarebbe mai la vita senza amici… cosa sarebbe mai?
Affetti personali - Eros Ramazzotti 

A te con cui ho condiviso gioie, dolori e scoperte e con cui crescendo ho sognato il futuro.
A te la mia torta più... rosa! Il tuo colore preferito.
Grazie che ci sei.... ti voglio bene!




Ingredienti per una torta da 12 persone (24 cm di diametro)

Pasta decorativa esterna
120g farina
120g burro
120g zucchero a velo
3 albumi
1/2 cucchiaino di vaniglia
colorante alimentare

Sulla carta forno tracciate il disegno che volete ottenere sulla torta (1). Preparate la pasta decorativa. Lavorate il burro con lo zucchero e aggiungere un albume alla volta continuando a lavorare con le fruste o la planetaria (io ho usato la farfalla del Bimby). Aggiungere la vaniglia e infine la farina. Colorate a piacere.
Sul retro della carta forno (in modo che la pasta non venga in contatto con il colore), ricalcate il disegno con la pasta ottenuta, io ho usato un beccuccio numero 2 perchè volevo un disegno più sottile. Potete fare pois, righe, quello che volete (foto 2).
Dovete tener presente che il disegno che andrete a fare è l'esterno della vostra torta.
Fatto ciò, mettete il tutto in frigo per una ventina di minuti.
Può sembrare difficile ma in realtà non lo è, tranquilli!!!!

Cominciate a preparare il biscotto Joconde:
Ingredienti
180g mandorle
270g zucchero
180g farina
12 uova
3 albume
90g burro
Tritare le mandorle e 180g di zucchero insieme in modo da vere una polvere fine. Unire la farina e tritare nuovamente per qualche secondo in modo che il tutto sia ben amalgamato.
Aggiungere 9 uova e 3 tuorli (uno alla volta) e lavorare con le fruste. Tenete da parte l'albume, unite anche l'altro e montateli con i 90gr di zucchero rimasti fino a quando avrete ottenuto un composto bianco lucido.
Aggiungete metà della meringa al composto di uova e farine. Aggiungete il burro fuso e infine la restante meringa.
Per questa torta ho usato la placca del forno per fare la parte esterna decorata, una tortiera da cm 30 che ho spalmato (sempre sulla carta forno) di pasta decorativa per avere la parte superiore della torta rosa e infine una tortiera ricoperta sempre di carta forno di diametro 32cm.
Prendete la vostra decorazione dal frigo e versate sopra il composto appena fatto.
Cuocete in forno preriscaldato statico a 160° per una decina di minuti.
La pasta deve risultare compatta al tatto.
Cospargete di zucchero al velo e lasciate raffreddare. Nella foto 3 il risultato.


Crema chantilly all'ananas (sulla base di Luca Montersino)
8 tuorli
150 g di zucchero
400 g di latte intero
100 g di panna fresca
35 gr di amido di mais
la buccia di 1 limone
4 gr. di colla di pesce (2 fogli)
300 gr. di panna fresca da montare
1 barattolo piccolo di ananas sciroppato (vi sconsiglio vivamente di usare quello fresco)
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete l'amido di mais.  Nel frattempo mettete a bollire in un pentolino, il latte con la panna e la buccia di limone. Raggiunto il bollore, unite al latte la montata di uova e fate cuocere per 1 minuto.  Fate raffreddare velocemente la crema in un bagnomaria di acqua e ghiaccio e unire la colla di pesce ammorbidita e strizzata. Unire infine delicatamente la panna montata e l'ananas tagliato a pezzetti.

Montaggio e finitura
Ricavate dal biscotto neutro il fondo della vostra torta.
Posizionate un anello o il cerchio di una tortiera apribile da 24cm.
Ritagliate la parte esterna e foderate il vostro cerchio.
Bagnate il tutto con lo sciroppo dell'ananas.
Riempite con la crema e appoggiate il disco di biscotto che ha una parte rosa.
Bagnate anche il disco superiore con lo sciroppo d'ananas e fate riposare per tutta una notte.
Decorate come preferite. Io ho usato del cioccolato bianco, dei macaron (a breve vi faccio un bel post dedicato), ananas fresco e ciliegine brinate (albume e zucchero semolato).

Potrebbe risultare una cosa complicata e forse non sono riuscita a spiegare tutto al meglio per cui chiedetemi pure!
Con questa torta partecipo alla raccolta di Marzo { Voglia di ...Torte } di Oggi Pane e salame domani

giovedì 17 gennaio 2013

Ciambella alla vaniglia e semi di papavero

Erano lì da un pò... una mia amica carissima un annetto fa (o forse di più) me ne aveva regalato un sacchetto intero. Non so come mai e neanche lei non ricorda più, comunque credeva che fossero difficili da trovare ma non è affatto così. I semi di papavero sono reperibili ovunque ormai e a mio parere danno un tocco di classe ad una semplice ciambella.
Sono dei semini oleosi, molto diffusi nella cucina tedesca e affini (in Trentino ci fanno lo strudel) e forse non tutti sanno che quelli di colore bianco sono uno dei principali componenti del curry.
Comunque, sfogliando il mio fantastico libo della Magnolia Bakery, mi imbatto in una bella ricetta che li utilizza e quindi mi sono lanciata per la prima volta. Ho apportato delle modifiche alla ricetta originale che prevedeva del latte invece della panna che ho usato io... però che morbidezza!
E' sotto la campana da sabato ed è ancora soffice! Un ottimo modo per iniziare bene la giornata coccolandosi sin dalla colazione!

Ingredienti per uno stampo ciambella da 25 cm
380g farina
1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci
un pizzico di sale
250ml di olio di riso
230g zucchero
3 uova
170g latte condensato
60ml panna
1 bustina di vanillina
20g di semi di papavero

Lavorare con le fruste o nel mixer lo zucchero con l'olio. Aggiungere le uova una ad una. Aggiungere il latte condensato, la panna e mescolare bene. Aggiungere tutti gli altri ingredienti secchi setacciati insieme e alla fine i semi di papavero.
Versare l'impasto nello stampo imburrato e infarinato e cuocere in forno già caldo a 160° per 45 minuti. Verificate la cottura con uno stuzzicadenti.






































Una volta sfornato e raffreddato cospargete di zucchero a velo se vi va!

con questa ricetta partecipo al contest di Radici di Zenzero

lunedì 14 gennaio 2013

Biscotti al farro con nocciole e cacao

Oggi vorrei parlare di un ingrediente a cui mi sono avvicinata da poco in pasticceria.
Adoro le zuppe di cereali, le trovo nutrienti, energetiche e i più attenti possono scegliere tra diversi prodotti biologici.
Il Maestro Montersino, grande fautore della pasticceria sana e golosa, ci propone un vecchio signore che ha qualche millennio, una decina si stima, il sig. FARRO.
Il primo tipo di frumento che l'uomo abbia mai coltivato... ne ha fatta di strada per arrivare nei miei biscotti!
In tutta la sua storia ha anche dato il nome ad un matrimonio! La confarreatio era infatti il rito religioso con cui si celebrava il matrimonio nell'antica Roma e consisteva nella divisione di una focaccia di farro da parte degli sposi... molto romantico...
Oltre ad essere testimone di grandi eventi, è davvero l'alimento perfetto! Wikipedia lo descrive così "Povero di grassi, ricco di fibre, di vitamine e di sali minerali, sazia e non fa ingrassare"... un sogno in pratica!
Quanto a sapore? Beh per non sbagliare basta scegliere bene con chi accompagnarlo... Avreste dei dubbi su nocciole e cacaco? Non credo...
Non ci resta che sperimentarlo allora!


Ingredienti per circa 60 biscotti
250g burro
120g zucchero al velo
40g panna
30g cacao
325g farina di farro
140g nocciole
1 bustina di vanillina
un pizzico di sale

Tritare grossolanamente le nocciole.
Lavorare il burro con lo zucchero, il sale e la vanillina.
Versare a filo la panna e poi la farina setacciata con il cacao. Infine le nocciole tritate.
Comporre con le mani un parallelepipedo (un salame con gli angoli in pratica) con base quadrata di circa 4cm e mettere in frigo avvolto nella pellicola per circa mezz'ora.
Tagliare le fettine di uno spessore di circa 1 cm e infornare a 170° per circa 18 minuti.

giovedì 10 gennaio 2013

Morenoir... e sue varianti

"Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane."
Stefano Benni, Margherita dolcevita


Io lo mangio senza pane, poco perchè mi fa davvero male ma quando lo mangio mi deve inebriare... il pane serve per nutrirsi e turba il mio momento di gioia e intimità con il cioccolato....
è per questo che quando leggo il post di Morena di Menta e Cioccolato  sulla crema Lindor, il mio cioccolatino preferito, mi sono subito messa sull'attenti! Ma non amando il pane con il cioccolato, cosa me ne faccio di questa crema afrodisiaca? Mi sento troppo in colpa a mangiarla a cucchiaiate... e quindi l'ho messa dentro ad un cioccolatino... Il posto migliore in cui conservarla...

E ora il titolo... beh in onore della creatrice del ripieno e considerando che vorrei partecipare al contest di Morena in Cucina ho ribattezzato queste delizie semplicemente Morenoir....

Ma se la fantasia non ha limiti e se nel frigo hai casualmente qualche amarena sciroppata che piace tanto al tuo amore... beh puoi semplicemente riciclare il barattolino bello impregnato di succo, unisci le poche amarene che ti avanzano, qualche cucchiaio di Kirsch ed ecco qui che ti viene fuori la Crema Mon Amour... per il nome rimando alla descrizione del mio Lui come una torta Foresta Nera!


Veniamo ai Morenoir
Per il guscio di 15 cioccolatini occorrono 150g di cioccolato fondente ma dipende da quanto grandi li farete
Per il ripieno qualche cucchiaio della crema di Morena che riporto di seguito

Ingredienti:
140 gr di cioccolato bianco
120 gr di cioccolato fondente
80 gr di olio di riso
70 gr di latte intero
Spezzettate il cioccolato in un pentolino poi aggiungete anche olio e latte. Scaldate a bagnomaria e girate spesso
Togliete dal fuoco e sempre mescolando fate sciogliere bene il cioccolato fino ad ottenere una crema liscia. 
Ora lasciate riposare fino al giorno dopo (meglio) o almeno per qualche ora (7-8) poi mescolate la crema energicamente con un mestolo oppure frullatela come si fa per le ganache.
La crema non va conservata in frigo.
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente per i gusci. Portate il cioccolato fuso a 30°, raffreddatelo mescolando di continuo fino a 26° e infine riportatelo a 27°. Questo processo si chiama di temperaggio e renderà più stabile il cioccolato evitando quelle orrende macchioline più chiare che a volte si formano.
Riempite lo stampo da cioccolatini, io ne ho usato uno in silicone, e su un foglio di carta forno giratelo e svuotatelo in modo che rimanga solo il cioccolato sulle pareti. Mettete in frigo a raffreddare per circa 20 minuti.
Riempite i vostri guscetti (ancora nello stampo) con il ripieno e versate un altro strato di cioccolato fuso come sopra per chiuderli. Eliminare l'eccesso e sbattere lo stampo per evitare che si crei aria.
Vi consiglio di fare tutte le operazioni con il cioccolato sulla carta forno in modo da recuperarlo ed evitare di ritrovarvi la cucina nera....
Mettete infine a solidificare il tutto per un'altra mezz'ora e sformate i cioccolatini. Se usate dei guanti monouso non correte il rischio di macchiarli.

Per la crema Mon Amour,
aggiungete semplicemente qualche amarena con il proprio sciroppo e del kirsch.






























Con questa ricetta partecipo alla sfida mensile di Morena



mercoledì 9 gennaio 2013

The Banana Bread from Magnolia Bakery NYC

Ebbene si! Andiamo alla fonte! La mia sorellina mi ha portato due magnifici libri della Magnolia Bakery, una delle più famose Bakery di New York! Un posto in cui inebriarsi tra cupcake, cookies, torte a 12 strati, caramello e cioccolato sparsi qua e là... un piccolo paradiso dei golosi!
Cominciamo a sperimentare... da dove si parte?
Guardiamo un pò cosa offre il frigo... Molto poco ma ci sono due belle banane annerite, due vasetti di yogurt i cui fermenti lattici sono talmente vivi che saltellano qua e là, ovvero stanno per scadere... le uova non mancano mai, ovvio.
Ancora un pò di farina di mandorle che avevo comprato per i macarons...
E tra i regali ricevuti a Natale? Un chilo di nocciole e ben 2 chili di cocco essicato... Il gioco è facile così... seconda ricetta del mio nuovo libro Banana Bread... Mettiamoci all'opera!

Mentre era in forno avrei voluto essere un poeta per poter descrivere il profumo che ha invaso la cucina...

Le dosi sono per un plumcake da 25 cm

Ingredienti:
270g di farina
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di sale
120 gr di olio di riso
220gr di zucchero
2 uova grandi
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
2 banane molto mature
1 vasetto di yogurt (la ricetta originale prevede della panna acida che non avevo)
100gr tra mandorle e nocciole
30 gr di farina di cocco

Tostare le mandorle con le nocciole e tritarle grossolanamente.
Setacciare la farina con il bicarbonato, il sale e la cannella.
Con le fruste elettriche o un robot lavorare insieme zucchero e olio. Aggiungere le uova e la vaniglia e mescolare bene.
Tritate le banane e aggiungerle al composto di uova. Unire lo yogurt e la farina setacciata e infine le mandorle con nocciole e cocco.
Versare nello stampo imburrato e infarinato e cuocere in forno già caldo a 160° per circa 40 minuti. Verificate la cottura con uno stuzzicadenti.
Sformare e lasciar raffreddare.


Come consigliano sul libro questo plumcake è ottimo con del burro spalmato ma io mi sono abbandonata alla crema al cioccolato...

Con questa ricetta partecipo al contest di Salter e Cinzia

e al contest di L'ennesimo Blog di Cucina







Nuovo anno, nuova vita ma una vecchia torta di successo!

L'Epifania tutte le feste porta via... verissimo... si smonta l'albero, si ripongono tutti gli addobbi delicatamente nelle loro scatole... si percepisce la fine di qualcosa. Il vecchio anno per me.
La metodicità che richiede riporre delicatamente questi oggetti mi rilassa, aiuta a riordinare le idee.
Un anno è passato, ricco, intenso, difficile, nè meglio nè peggio degli altri, unico come quello precedente e quello che verrà
Perchè alla fine quello che conta non è cosa ti è capitato ma come l'hai vissuto.
Per ogni cosa brutta di sicuro ce n'è stata qualcuna bella che ci ha ripagato. Potrei dire di aver vissuto l'anno più brutto della mia vita per tante cose, ho visto e vissuto la fine di grandi progetti di vita ma ho anche assistito all'inizio della rinascita... basta solo decidere di voler vivere alla grande senza lasciarsi andare a banali apologie della sfiga perchè a furia di chiamarla di sicuro viene!
E quindi, se dopo ogni fine c'è un inizio, auguriamoci che sia migliore della fine che lo precede.
Per il futuro... beh impegnamoci ad essere ogni giorno una persona migliore...
Per il blog... beh cambiamo look, che dite? Vi piace?
Grazie 2012 per quello che mi hai dato e benvenuto 2013!
Cosa vi è piaciuto di più del 2012? La Crostata di ricotta, amaretti e albicocche, complimenti! Ottima scelta!


Cosa avete commentato di più nel 2012? Wow, la mia preferita, la torta per il mio ultimo compleanno ispirata al grande maestro! La Charlotte ai frutti di bosco




L'avventura continua!

E ora vi presento l'ultima torta del 2012, per il primo compleanno della piccola Arianna il 27 Dicembre!
Vi riporto velocemente la ricetta già pubblicata con le quantità ridotte di questa deliziosa Torta al cioccolato e pistacchio per circa 12 persone. Un successo garantito. Anche Arianna ha molto gradito il suo cupcake!



Torta al cioccolato (dose per una torta da 24 cm + 6 muffin)
(ricetta base della Devil's Food Cake da Giallo Zafferano)
175 ml di acqua
1/2 cucchiaino di bicarbonato
340g burro
65g cacao amaro
425g farina
un pizzico di sale
4 uova
1 bustina di vanillina
425g zucchero

Lavorare con le fruste o la planetaria il burro con lo zucchero e la vanillina. Aggiungere 1 uovo alla volta continuando a lavorare.
Far bollire l'acqua e aggiungere il cacao mescolando bene per evitare i grumi.
Aggiungere la crema al cacao al composto di burro. Unire la farina setacciata con bicarbonato e sale.
Versare negli stampi imburrati e infarinati e far cuocere in forno preriscaldato a 160° per circa 40 minuti.

Farcitura 

Preparare la Crema pasticcera alla vaniglia (Luca Montersino)
75 g di tuorli (4)
75 g di zucchero
200 g di latte intero
50 g di panna fresca
9 gr di amido di mais
9 gr di amido di riso
1/2 bacca di vaniglia bourbon
Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la bacca di vaniglia e infine l'amido di mais.  Nel frattempo mettete a bollire in un pentolino, preferibilmente antiaderente, il latte con la panna. Raggiunto il bollore, unite al latte la montata di uova e fate cuocere per 1 minuto.  Fate raffreddare velocemente la crema in un bagnomaria di acqua e ghiaccio





Inoltre...
150g cioccolato bianco
200ml panna
250g mascarpone
100g pistacchi sgusciati
rhum a piacere

Far bollire dell'acqua, immergere i pistacchi per 2 minuti, scolarli e pelarli.
Far sciogliere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde e unirlo alla crema pasticcera. Se necessario mettere tutto sul fuoco qualche minuto per amalgamare bene le masse. Far raffreddare.
Lavorare in planetaria il mascarpone, aggiungere i pistacchi tritati e unire il composto di crema e cioccolato.
Montare la panna e unire delicatamente le creme.

Montaggio
Tagliare la torta in 3 strati.
Preparate una bagna con rhum, acqua e zucchero fatti sciogliere su un fuoco dolce.
Bagnare gli strati di torta e farcire con la crema.

Con la Crostata di ricotta, amaretti e albicocche partecipo alla eat parade di Milla

Con la Torta Maialino e la Charlotte ai frutti di bosco partecipo al contest di Aria in Cucina


venerdì 4 gennaio 2013

Ancora in tempo per qualche crema?

Anche se c'è il sole, le giornate sono impercettibilmente più lunghe, le feste non sono ancora ufficialmente finite! Io sono a dieta ferrea perchè non so se la scopa regge ancora e non posso certo correre il rischio di cadere domenica!
Però, compiuto il mio dovere, posso darmi alla pazza gioia!
Secondo me qualche avanzo di panettone e pandoro ce l'abbiamo ancora in casa ma magari è aperto da qualche giorno, è un pò asciutto, diamogli un tocco di bontà!
Ecco a voi qualche cremina per dire davvero addio al 2012 e iniziare carichi a mantenere i propositi per il 2013!
Il 7 cade anche di lunedì... direi che non ci sono proprio scuse!
cin cin!


Crema al mascarpone in 2 varianti

Crema base:
250gr di mascarpone
3 tuorli
2 albumi
100gr di zucchero al velo
25gr di zucchero semolato

Lavorare il mascarpone con i tuorli e lo zucchero al velo preferibilmente con una frusta a mano.
Montare gli albumi insieme allo zucchero semolato a neve fermissima.
Unire le due masse

Variante 1: all'amaretto

Unire a metà della crema base 2-3 cucchiai di liquore all'amaretto e per i golosoni anche qualche amaretto sbriciolato!

Variante 2: al cioccolato

Unire all'altra metà di crema delle scaglie di cioccolato fondente. Non scrivo la quantità perchè dipende davvero dal vostro gusto personale. Io ne ho usato 50gr circa

Crema inglese in 2 varianti:

Crema base:
4 tuorli
100g zucchero
250ml latte intero
200 ml panna liquida

Portare a bollore il latte. Lavorare i tuorli con lo zucchero con una frusta elettrica fino a ottenere una bella massa omogene. Unitela al latte e cuocete senza far bollire la crema.
Unite alla fine la panna

Variante 1: alla vaniglia

Aggiungete a metà della crema base 1 cucchiaio di estratto di vaniglia

Variante 2: alla nocciola

Aggiungete all'altra metà della base 1 cucchiaio e mezzo di pasta di nocciole.

Et voilà in mezz'ora avete reinventato il vecchio panettone!

Vi coniglio di scaldare sul termosifone o nel forno a 60° il panettone o il pandoro e servire la crema inglese tiepida


PS: potete farlo anche con il panettone appena aperto! :-)


giovedì 3 gennaio 2013

Un post interattivo.... chiedo il vostro aiuto!

Carissimi, buon anno e grazie mille per i vostri interventi! Per Natale ho ricevuto ben 3 libri del grande Maestro e il mistero è presto svelato! La ricetta di Alice TV era sbagliata. Indicavano 50gr di colla di pesce invece che 10........


Ho bisogno del vostro aiuto! E della vostra esperienza....
Chi mi legge sa che ho una venerazione per Montersino e come sempre mi sono rivolta a lui per avere ispirazione per il compleanno di mio padre. Ovviamente non mi ha deluso.
Ho reinterpretato varie sue preparazioni e il risultato è stato davvero d'effetto tranne....
La glassa al cioccolato bianco.
Ho seguito alla lettera le indicazioni di Montersino e l'effetto è identico a quello della Torta Perla Rubino.
La mia torta era bellissima, lucida, uniforme, ero fierissima di me, ma....
mangiare la glassa non era possibile. Una consistenza gommosa, sapore neutrale.
Io non ho mai assaggiato una torta del Maestro e quindi non posso dire se effettivamente la glassa doveva essere così.
Qualcuna di voi l'ha provata?
Osanniamo grandi Maestri ma poi, a parte l'effetto scenografico, come sono davvero le torte? Nessuna critica al mitico Luca, per carità, perchè non mi ha mai deluso e anche questa volta, penso di essere io ad aver sbagliato qualcosa ma lo chiedo anche a voi.
Per il resto la torta era divina....

Per una torta da 22-24 cm di diametro (12 persone)


Joconde Cake


120g mandorle
180g zucchero
120g farina
8 uova
2 albumi
60g burro 
1 busta di vanillina


Tritare le mandorle e 120g di zucchero insieme in modo da vere una polvere fine. Unire la farina e la vanillina e tritare nuovamente per qualche secondo in modo che il tutto sia ben amalgamato.
Aggiungere 6 uova e 2 tuorli (uno alla volta) e lavorare con le fruste. Tenete da parte gli albumi, unite anche gli altri e montateli con i 60gr di zucchero rimasti fino a quando avrete ottenuto un composto bianco lucido.
Aggiungete metà della meringa al composto di uova e farine. Aggiungete il burro sciolto e infine la restante meringa.
Versate nella teglia coperta di carta forno.
Cuocete in forno preriscaldato statico a 160° per una decina di minuti.
La pasta deve risultare compatta al tatto.
Cospargete di zucchero al velo e lasciate raffreddare.

Mousse al limone (ispirata a Luca Montersino)
gr. 250 di succo di limone
gr. 400 di meringa italiana
gr. 200 di panna
gr. 200 di mascarpone
gr. 8 di colla di pesce (4 fogli)
Spremere i limoni. Mettere la colla di pesce in acqua fredda per ammorbidirla. Versare il succo di limone in un recipiente e unirvi qualche cucchiaio di meringa. Togliere la colla di pesce dall'acqua, eliminandone l'eccesso, quindi unirla al succo di limone e alla meringa. Mettere il composto ad intiepidire in un forno a microonde. Montare la panna. Una volta sciolta la colla di pesce, unire la restante meringa e mescolare con una frusta da cucina. Alleggerire il mascarpone con la panna montata, unire la massa alla meringa e amalgamare bene.

Meringa Italiana (da Giallo Zafferano)
50 ml acqua
125g albumi
250g zucchero
1 pizzico di sale
qualche goccia di succo di limone
In un pentolino dal fondo pesante, versate lo zucchero, aggiungete l'acqua e, a fuoco basso mescolate fino a quando si sarà formato lo sciroppo e comincerà a bollire (121°). Nel frattempo, cominciate a montare gli albumi a neve a media velocità, aggiungendo, non appena bianchi, qualche goccia di succo di limone. Quando lo sciroppo avrà raggiunto la temperatura sopra indicata, versatelo a filo negli albumi continuando a montare con le fruste non solo fino a che lo sciroppo sarà terminato, ma anche fino al completo raffreddamento della meringa.

Crema chantilly alla vaniglia (Luca Montersino)
75 g di tuorli (4)
75 g di zucchero
200 g di latte intero
50 g di panna fresca
9 gr di amido di mais
9 gr di amido di riso
1/2 bacca di vaniglia bourbon
6 gr. di colla di pesce (3 fogli)
200 gr. di panna fresca da montare

Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la bacca di vaniglia e infine l'amido di mais.  Nel frattempo mettete a bollire in un pentolino, preferibilmente antiaderente, il latte con la panna. Raggiunto il bollore, unite al latte la montata di uova e fate cuocere per 1 minuto.  Fate raffreddare velocemente la crema in un bagnomaria di acqua e ghiaccio e unire la colla di pesce ammorbidita e strizzata. Unire infine delicatamente la panna montata
Glassa al cioccolato bianco (Luca Montersino)
panna gr. 200
cioccolato bianco gr. 400
sciroppo di glucosio gr. 200
colla di pesce in fogli gr. 36 (18 fogli) gr 8 (4 fogli)
latte il polvere intero gr. 20
in polvere biossido di titanio gr. 5 (io ho usato il colorante bianco)
portare la panna a bollore con il latte in polvere e lo sciroppo di glucosio; unire poi fuori dal fuoco il cioccolato bianco a pezzetti ed infine la colla di pesce. Emulsionare bene con un mixer e conservare in secchielli in frigorifero. Volendo sbiancarla ulteriormente è possibile farlo con del biossido di titanio. Scaldarla a microonde prima di utilizzarla

Montaggio della torta
Ricavare due dischi di base Joconde. Porre il primo su un piatto sottotorta ritagliato della stessa misura del disco. Mettere un cerchio.
Imbibire la base con una bagna ottenuta mescolando 1 cucchiaio di zucchero, 50ml di acqua e 2 cucchiai di limoncello.
Spalmare la crema chantilly.
Mettere il secondo disco, imbibirlo e completare con la mousse al limone.
Mettere in freezer a riposare (io l'ho lasciata tutta la notte)
Togliere il cerchio.
Mettere la torta su una gratella e versarci sopra la glassa al cioccolato bianco. L'eccesso cadrà su un foglio di carta forno che avrete messo sotto la gratella.
Per la decorazione io ho usato del colorante in polvere rosso e oro, del caramello e dei limoni che ho fatto seccare in forno a 90° per un paio d'ore.




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